Il filo interdentale.

Per una perfetta igiene orale, oltre a spazzolino e collutorio, è importante usare anche il filo interdentale, che pulisce i denti in profondità liberandoli dai residui di cibo che si accumulano tra gli interstizi dentali.
La maggiore causa della carie è infatti la proliferazione di batteri che si annidano tra un dente e l’altro, e che molto difficilmente possono essere allontanati dal solo spazzolino.
Come si usa il filo interdentale? È molto semplice:
• dopo aver tagliato circa 50cm di filo, bisogna avvolgerne le estremità alle due dita medie, in modo da tenere il filo ben teso;
• con l’aiuto di pollice e indice si guida il filo tra gli spazi interdentali, e si ripete un movimento delicato in senso orizzontale;
• per abbracciare tutto il dente, basta formare una -c- con il filo interdentale;
• ripetere l’operazione su tutti i denti, compreso l’ultimo molare.
Perché sia davvero efficace, bisogna usare il filo interdentale almeno una volta al giorno.
Come scegliere il filo interdentale? Il mercato offre diverse tipologie del prodotto, ci sono il filo interdentale piatto e quello a punta tonda: il primo potrebbe essere più lesivo per le gengive perché durante l’uso può sfilacciarsi; il secondo è di certo più delicato. Una caratteristica da tener presente è la ruvidità, più il filo interdentale è ruvido, meglio riesce a catturare i residui di cibo e i batteri, non a caso i più venduti sono quelli cerati: sono ruvidi e non si sfilacciano.
Per non incorrere in patologie dentali, oltre alla quotidiana pulizia del cavo orale, è importante non trascurare il periodico controllo dal proprio odontoiatra di fiducia.

Tratto da abcsalute

10 Aprile 2024

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