La curva di Stephan.

La curva di Stephan raffigura l’andamento del pH della placca dopo il consumo di un pasto ricco di zuccheri. Tale curva viene spesso ripresa dagli spot pubblicitari di chewin-gum senza zucchero e di altri presidi utili quando non è possibile eseguire una corretta igiene orale con spazzolino e dentifricio.

Negli anni ’40 del secolo scorso, Stephan effettuò una serie di esperimenti in vivo misurando il pH della placca tramite degli elettrodi posti sulla superficie dentaria. I dati raccolti da Stephan dimostrarono come, subito dopo uno sciacquo con soluzione zuccherata, il pH della placca scenda bruscamente nel giro di 5 minuti, per poi risalire gradualmente ai valori basali nei successivi 30 minuti. Ciò dimostra come, nei 20-30 minuti dopo il pasto, si raggiungano livelli di acidità lesivi per lo smalto, che inizia a soffrire a pH inferiori a 5.5 demineralizzandosi con perdita di calcio e fosfato. Il ripristino del pH nei successivi 30 minuti si deve all’aumento della concentrazione di bicarbonati nella saliva.
L’andamento della curva di Stephan è simile in soggetti con denti sani e in quelli affetti da carie; tuttavia, in questi ultimi i valori di pH sono mediamente inferiori, sia a livelli basali che nel picco di acidità dopo il pasto zuccherato.
La curva di Stephan spiega il motivo per cui è importante evitare il consumo ravvicinato di spuntini zuccherosi e dolciumi, molto comune nei bambini. Simili abitudini, infatti, portano ad aumentare il periodo di tempo in cui lo smalto è esposto a livelli di acidità critici. Per questo, è preferibile consumare un alimento dolce durante i pasti principali, evitando gli spuntini fuori pasto.

tratto da www.my-personaltrainer.it

10 Aprile 2024

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