Basta un semplice bacio per scambiarsi i batteri responsabili della parodontite!
Il 60% della popolazione ne soffre, ma il 18,5% non sa nemmeno di cosa si tratta: è la parodontite, un’infezione cronica associata alla perdita progressiva del tessuto osseo circostante i denti. A favorirne una così ampia diffusione potrebbe essere anche la facilità con cui si può trasmettere da un individuo ad un altro. Infatti secondo uno studio pubblicato da Francesco Martelli, direttore scientifico dell’Istituto di Ricerca e Formazione in Microdentistry, sulla rivista di settore Igiene e Sanità Pubblica per scambiarsi i batteri responsabili di questa malattia basta un semplice bacio. Confrontando i microbi presenti nel cavo orale dei due membri di una coppia è infatti possibile rilevare lo stesso tipo di batteri, presenti, peraltro, in proporzioni sovrapponibili.
“In pratica – spiega Martelli – la diagnosi di parodontite di un membro della coppia rappresenta un importante indicatore di rischio di infezione parodontale anche per il partner, che può svilupparla, in maniera più o meno grave, a seconda del suo grado di suscettibilità genetica”. Ciò significa che anche le visite regolari dal dentista contribuiscono a salvaguardare la salute di coppia. La diagnosi precoce, ricorda l’esperto, è un’arma importantissima “per chiarire la fonte di infezione, al fine di valutare protocolli di prevenzione anche per il partner”.
In caso di sospetta parodontite può essere particolarmente utile lo screening diagnostico biomolecolare, che con i test microbiologici e genetici consente di prevedere le varianti geniche che influenzano la persistenza dei batteri pericolosi nelle aree al di sotto delle gengive, a sua volta determinante in termini di efficacia delle terapie. Fra queste ultime secondo Martelli il trattamento Micro Foto Dinamico con laser ad alta potenza rappresenta un’arma particolarmente potente. “Consente una personalizzazione della terapia – sottolinea l’esperto – e garantisce una profonda decontaminazione dei batteri presenti nelle tasche parodontali, attraverso un’azione meno invasiva, meno dolorosa e più precisa rispetto alla chirurgia tradizionale, resa possibile anche dall’uso del Microscopio Operatorio in tutte le fasi del trattamento”.
Fonte: salute24.ilsole24ore.com